Charles Bukowski

wikipedia

Lancia il dado

Se hai intenzione di tentare, fallo fino in fondo.
Altrimenti, non cominciare mai.
Se hai intenzione di tentare, fallo fino in fondo.
Ciò potrebbe significare perdere fidanzate, mogli, parenti, impieghi e forse la tua mente.
Fallo fino in fondo.
Potrebbe significare non mangiare per 3 o 4 giorni.
Potrebbe significare gelare su una panchina del parco.
Potrebbe significare prigione,
Potrebbe significare derisione, scherno, isolamento.
L’isolamento è il regalo, le altre sono una prova della tua resistenza, di quanto tu realmente voglia farlo.
E lo farai a dispetto dell’emarginazione e delle peggiori diseguaglianze.
E ciò sarà migliore di qualsiasi altra cosa tu possa immaginare.
Se hai intenzione di tentare, fallo fino in fondo.
Non esiste sensazione altrettanto bella.
Sarai solo con gli Dei.
E le notti arderanno tra le fiamme.
Fallo, fallo, fallo. FALLO!
Fino in fondo, fino in fondo.
Cavalcherai la vita fino alla risata perfetta.
È l’unica battaglia giusta che esista.


                                        

Il genio della massa

C’è abbastanza perfidia, odio,
violenza,
assurdità nell’essere umano, medio,
per fornire qualsiasi esercito in qualsiasi,
giorno.
E i migliori assassini sono
quelli che predicano contro.
E i migliori a odiare sono
Quelli che predicano amore.
E i migliori in guerra , in definitiva,
sono quelli che predicano pace.
Quelli che predicano Dio
hanno bisogno di Dio.
Quelli che predicano pace
non hanno pace.
Quelli che predicano amore
non hanno amore,
attenti ai predicatori.
Attenti ai sapienti.
Attenti a quelli che leggono
sempre libri
Attenti a quelli che o detestano la
povertà o ne sono orgogliosi.
Attenti a quelli pronti a elogiare
poiché hanno loro bisogno di
elogi in cambio.
Attenti a quelli pronti a censurare:
hanno paura di quello che non sanno.
Attenti a quelli che cercano continuamente
la folla;
da soli non sono nessuno.


                                        

“La tua vita è la tua vita.
non lasciare che le batoste la sbattano nella cantina dell’arrendevolezza.
stai in guardia.
ci sono delle uscite.
da qualche parte c’è luce….
forse non sarà una gran luce ma la vince sulle tenebre.
stai in guardia.
gli dei ti offriranno delle occasioni.
riconoscile, afferrale.
non puoi sconfiggere la morte ma puoi sconfiggere la morte in vita, qualche volta.
e più impari a farlo di frequente, più luce ci sarà.
la tua vita è la tua vita.
sappilo finché ce l’hai.
tu sei meraviglioso gli dei aspettano di compiacersi in te”.


                                        

Non ho voglia di innamorarmi

Non ho più voglia di innamorarmi,
solo al pensiero di una che
senza un vero motivo
mi invade e tutto distrugge.
E io lì sempre, quello che ama di più
e poi tutte le stronzate,
il pensarti, il voler volere,
il voglio, ti voglio ancora…
No! Non ho voglia di innamorarmi
e di perdermi…
ho solo voglia di te.


                                        

Non ho smesso di pensarti,
vorrei tanto dirtelo.
Vorrei scriverti che mi piacerebbe tornare,
che mi manchi
e che ti penso.
Ma non ti cerco.
Non ti scrivo neppure ciao.
Non so come stai.
E mi manca saperlo.
Hai progetti?
Hai sorriso oggi?
Cos’hai sognato?
Esci?
Dove vai?
Hai dei sogni?
Hai mangiato?
Mi piacerebbe riuscire a cercarti.
Ma non ne ho la forza.
E neanche tu ne hai.
Ed allora restiamo ad aspettarci invano.
E pensiamoci.
E ricordami.
E ricordati che ti penso,
che non lo sai ma ti vivo ogni giorno,
che scrivo di te.
E ricordati che cercare e pensare son due cose diverse.
Ed io ti penso
ma non ti cerco.


                                        

Ci sono delle persone che devono sempre andare da qualche parte.
«Andiamo al cinema!»
«Andiamo in barca!»
«Andiamo a scopare!»
Andate a cagare tutti quanti, dico sempre io, lasciatemi in pace qui.


                                        

Poi, a un tratto, la sera è diventata notte.
A volte non hai il tempo di accorgertene, le cose capitano in pochi secondi.
Tutto cambia.
Sei vivo.
Sei morto.
E il mondo va avanti.
Siamo sottili come carta.
Viviamo sul filo delle percentuali, temporaneamente.
E questo è il bello e il brutto, il fattore tempo.
E non ci si può fare niente.
Puoi startene in cima a una montagna a meditare per decenni
e non cambierà una virgola.
Puoi cambiare te stesso e fartene una ragione,
ma forse anche questo è sbagliato.
Magari pensiamo troppo.
Sentire di più, pensare di meno.

da “Il Capitano è fuori a pranzo


                                        

Sai cosa succederà a noi due?
Ci cercheremo, ancora.
Ci cercheremo nelle canzoni, nelle citazioni, nei libri.
Ci cercheremo tra gli sguardi della gente.
Magari la sera, che ci frega sempre.
Avremo voglia di scriverci, ancora.
Magari nei sogni, di entrambi.
Nonostante tutte le litigate,
nonostante le brutte parole urlate contro,
nonostante i “con te ho chiuso, sei fuori dalla mia vita” Ci penseremo, di nascosto, e fingeremo.
Fingeremo il mattino seguente di aver pensato ad altro. Ci mancheremo, eccome.
E questa sarà la nostra punizione.
La punizione di non aver provato a tenerci quando tutto tra noi stava per crollare.